Sembrerebbe un ossimoro la espressione usata nell’articolo di Huffington Post che pubblichiamo nel link: “filosofia ana”. Già perché il dizionario Devoto-Oli definisce filosofia come “Attività spirituale autonoma che interpreta e definisce i modi del pensare, del conoscere e dell’agire umano nell’ambito assoluto ed esclusivo del divenire storico”. Lo stridore dell’accostamento dei due termini, ci porta a proporvi questa interessante riflessione.

Chi conosce questo mondo, sa bene che esiste un lato oscuro che utilizza ora i nuovi media – i “social” – per raggiungere in modo puntuale, continuo, martellante, ossessivo personalità deboli, immature nei momenti più difficili della loro vita. Quasi fosse un trainer o un motivatore all’incontrario, i gruppi pro-ana (a favore dell’anoressia nervosa) e pro-mia (a favore della bulimia nervosa) sono presenti nella vita dei partecipanti: danno rimandi, suggerimenti; chiaramente supportano nella corsa verso il baratro. Come una macchia d’olio, i siti a favore dell’anoressia e della bulimia nervosa diffondono il loro verbo per fare adepti, per spingere e – paradossalmente – sostenere, supportare, spingere a fare di più questi adolescenti/giovani verso pratiche autodistruttive. In una sorta di “mal comune/mezzo gaudio”, tutti si danno manforte nel restringere, nell’abbuffarsi, nel vomitare, nel compensare: si sprecano suggerimenti e informazioni.

Al di là del facile moralismo, come speriamo di attrezzare gli screenagers (definizione della generazione che vive con i dispositivi multimediali sempre appresso) da tutto questo? A chi chiedono aiuto? I tristi allenatori-moderatori di questi gruppi o chat hanno fascino, danno sicurezze, invitano a fare di più (per precipitare) e affabulano meravigliosamente. Leggete gli screenshots che la giornalista ha postato nell’articolo: alcuni sono sconvolgenti, anche per chi – come noi – ha un’esperienza decennale (quasi ventennale) nel trattamento e nella cura dei disturbi della nutrizione e dell’alimentazione

Anche se – ahinoi! – l’articolo non cita, vogliamo ricordare la nostra app Sc(Hi)acciaDCA che ha lo spazio anonimo per chiedere aiuto, offerto a chiunque voglia provare ad avere una mano: persone interessate, genitori, amici, … In un anno e  mezzo 1128 utenti si sono registrati per chattare con un nostro esperto; stiamo rispondendo a 1593 messaggi, di persone che in modi diversi chiedono, si interrogano, cercano aiuto per sé (nella maggior parte dei casi) e per amici o congiunti.

Pensiamoci…

Ringraziamo Silvia per averci segnalato questo articolo.

https://www.huffingtonpost.it/2018/07/27/anoressia-nervosa-viaggio-nellinferno-della-filosofia-ana-fino-a-vedere-le-tue-splendide-ossa_a_23486891/?utm_hp_ref=it-homepage